Papa Francesco: “costruire un modello diverso di comunicazione diverso per spirito e creatività”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Comunicare è un atto di amore. Solo un atto di amore gratuito tesse reti di bene”. Così Papa Francesco si è rivolto ai presidenti delle Commissioni episcopali per la comunicazione e ai direttori degli uffici comunicazione delle Conferenze episcopali, riuniti nella Sala Clementina: “Vi incoraggio a costruire un modello diverso di comunicazione, diverso per lo spirito, per la creatività, per la forza poetica che viene dal Vangelo e che è inesauribile”. Il Pontefice ha riflettuto sull’importanza di due parole: insieme e rete. “Insieme. Solo insieme possiamo comunicare la bellezza che abbiamo incontrato: non perché siamo abili, non perché abbiamo più risorse, ma perché ci amiamo gli uni gli altri. Da questo ci viene la forza di amare anche i nostri nemici, di coinvolgere anche chi ha sbagliato, di unire ciò che è diviso, di non disperare. E di seminare speranza”. Riguardo al termine rete, il Papa ha detto: “Ci ricorda, prima di quelle sociali, le reti dei pescatori e l’invito di Gesù a Pietro a diventare pescatore di uomini. Fare rete dunque è mettere in rete capacità, conoscenze, contributi, per poter informare in maniera adeguata e così essere tutti salvati dal mare della disperazione e della disinformazione. Questo è già un messaggio, è già di per sé una prima testimonianza”. Francesco ha invitato a superare la logica dell’autoreferenzialità: “Invece di affidarci alle sirene sterili dell’auto-promozione, alla celebrazione delle nostre iniziative, pensiamo a come costruire insieme i racconti della nostra speranza”. E ha esortato: “Non cadere in quella tristezza interiore. Non perdere il senso dell’umorismo che è saggezza, saggezza di tutti i giorni”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi