“Ci unisce il desiderio di condividere una riflessione su come il nostro comunicare possa essere migliore e cambiare le nostre vite e quelle degli altri”. Lo ha detto Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero della Comunicazione della Santa Sede, nell’evento che ha aperto la giornata del Giubileo della comunicazione nell’Aula Paolo VI, alla presenza di giornalisti e comunicatori da 138 paesi. Un evento per “costruire una rete di buon giornalismo e di buona comunicazione” e riflettere su “come comunicare speranza in un mondo in crisi, sulla comunicazione tra persone e macchine, su come sia difficile la ricerca della verità e facile della falsità”. “Ci unisce la volontà di tornare alla radice del nostro lavoro e come e se possiamo costruire nella verità una speranza di futuo”.