Giubileo della comunicazione: Calabresi (giornalista), “raccontare solo il male distrugge la società”

“Si può ancora comunicare speranza, o si può ancora comunicare con speranza?”. Lo ha chiesto il giornalista Mario Calabresi, intervenendo all’evento nell’Aula Paolo VI nell’ambito del Giubileo del mondo della comunicazione. “La narrazione del male non può essere la sola lettura del mondo – ha sottolineato -. Non può essere il motore dell’informazione. Perché anche dentro il male si può vedere un segno del bene. Ma sembra che siamo diventati incapaci di cogliere quei segni di bene, appigli per non cadere nella disperazione”.
Il giornalista ha rivolto il suo pensiero a tutte quelle persone che “non si tirano indietro e fanno la loro parte”. “Dobbiamo sposare il loro punto di vista, non quello della resa all’ineluttabilità del male. Ci può essere salvezza, ci deve essere salvezza”. Quindi, l’invito a “non cavalcare il male” perché “crea ascolto”. “Raccontare solo il male distrugge la società. Smarriremo il senso della nostra missione. Invece abbiamo la possibilità di essere seminatori di speranza, artfici di cambiamento”.

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