Sono 67 i casi accertati di abusi sessuali tra il 1963 e il 2023 nella diocesi di Bolzano-Bressanone; 24 i sacerdoti coinvolti e 59 le vittime minorenni. Sedici casi sono stati qualificati “irrisolti”, mentre le accuse formulate contro altri 12 preti “non hanno potuto essere invece giudicate con il necessario grado di certezza”. È quanto emerge dal rapporto-perizia sugli abusi nella Chiesa altoatesina, realizzato dallo studio legale Westpfahl-Spilker-Wastl di Monaco di Baviera, su incarico della stessa diocesi, e presentato oggi in conferenza stampa. Tra i 28 e 35 anni l’età media dei preti; tra gli 8 e i 14 anni quella delle vittime minorenni; poco più del 50% ragazze. “Vogliamo che la Chiesa sia un luogo sicuro, soprattutto per i bambini, i giovani e le persone vulnerabili”, ha ribadito il vescovo Ivo Muser in una prima reazione alla consegna della perizia.
Solo nel 2010, quando il vescovo Karl Golser istituì l’ufficio del difensore civico e rimosse i sacerdoti dall’incarico, nella diocesi iniziò un giro di vite. “Il suo successore Ivo Muser e il vicario generale Eugen Runggaldier – si legge nel report – hanno dimostrato un impegno onesto”. Nel periodo antecedente al 2010, invece, secondo il rapporto “il vescovo e il vicario generale avevano reagito in modo per lo più inadeguato o inappropriato” ai casi di abuso. “Questi fatti – fa notare il report – erano noti ai vertici diocesani, per la gran parte (43%), già prima del 2010”, mentre la teoria degli “autori isolati” o “delle pecore nere” era “frequentemente sostenuta, soprattutto prima del 2010, ma in parte ancora oggi”; eppure “non ha mai avuto sostanza”. Nominati per nome, al riguardo, il vescovo Wilhelm Egger (1986-2008) e i vicari generali Josef Michaeler (1971-1996) e Josef Matzneller (1996-2016). Tra i diversi esempi di inadempienza citati, quello di un sacerdote che fin dagli ’60 era stato segnalato per comportamenti inappropriati con delle ragazze e solo nel 2010, dopo alcuni trasferimenti, è stato rimosso dall’incarico. Nel rapporto presentato oggi non vengono resi noti i nomi dei sacerdoti autori degli abusi; lo saranno su un documento riservato al vescovo Muser e al vicario generale Runggaldier. Il vescovo commenterà i contenuti del rapporto, dopo averlo approfondito, in una conferenza stampa venerdì prossimo, 24 gennaio.