La Commissione europea ha erogato oggi la prima tranche da 3 miliardi di euro all’Ucraina, fondi che saranno ripagati dai proventi degli asset statali russi congelati nell’Ue. L’ammontare complessivo del prestito, nel quadro del piano di assistenza finanziaria al Paese occupato, è di 18,1 miliardi di euro da erogare nel 2025, ed è la porzione europea dell’iniziativa lanciata dal G7 Extraordinary Revenue Acceleration, che ha un valore totale di circa 45 miliardi di euro. Le risorse europee infatti aiuteranno l’Ucraina a sostenere le spese militari, di bilancio e di ricostruzione delle infrastrutture energetiche, idriche, di trasporto e viarie, distrutte dalla Russia. Il prestito è strutturato in maniera molto flessibile e con condizioni molto favorevoli all’Ucraina, con scadenze molto lunghe (fino a 45 anni), si precisa da Bruxelles, per rimborsi che non sono previsti attraverso risorse proprie dell’Ucraina, ma, appunto, dai profitti derivanti da attività russe immobilizzate, chiaro segnale del fatto che “l’onere della ricostruzione dell’Ucraina sarà sostenuto dai responsabili della sua distruzione”. “Dopo quasi 3 anni di guerra di aggressione della Russia”, ha aggiunto la presidente Ursula von der Leyen, “l’Ucraina può continuare a contare sui suoi amici e partner. Diamo all’Ucraina il potere finanziario per continuare a lottare per la sua libertà e prevalere. Proprio come la coraggiosa resistenza ucraina, il nostro supporto sarà costante”. Finora l’Europa ha fornito quasi 134 miliardi di euro di supporto all’Ucraina.