“Le strade ci sono, non sono conflitti insolubili”. Così il segretario di Stato vaticano, il card. Pietro Parolin, in un’intervista del Tg2000, il telegiornale di Tv2000, a margine della Messa di inaugurazione del nuovo santuario dedicato al Battesimo di Gesù, a al-Maghtas, in Giordania in merito ai conflitti in Medio Oriente. “Questi sono conflitti gravi – aggiunge il card. Parolin – che lacerano il tessuto umano e che fanno tante vittime che distruggono tante realtà, però le strade ci sono. Questo lo dobbiamo sempre avere presente e speriamo che la gente si metta a percorrere queste strade”. “In questa situazione”, sottolinea il card. Parolin, “non dobbiamo perdere la speranza. D’altra parte il Papa nel denunciare indica anche delle strade. Ecco questo è importante, che ci siano dei cammini che si dovrebbero e potrebbero percorrere”. È necessario, prosegue il segretario di Stato vaticano, “la buona volontà da parte di tutti” e “il Papa parla di una diplomazia del perdono, di una diplomazia della giustizia, di una diplomazia che sa farsi attenta anche alle esigenze degli altri”. “Credo che questa celebrazione – osserva il card. Parolin – possa essere un segno di incoraggiamento. C’era il rappresentante del re e le più alte autorità del paese. Il segnale che si è dato è che la Giordania deve continuare ad esercitare questo suo ruolo di pacificazione all’interno di una Regione percorsa da tante tensioni e da tanti conflitti”. “Il messaggio – conclude il card. Parolin ai microfoni di Tv2000 – sta proprio nella celebrazione. In tutte le parole che sono state dette, ma soprattutto nel fatto che c’è stata tanta gente, parlavano di 6000 persone, c’era tanto entusiasmo, c’era tanta partecipazione, c’era tanta letizia”.