La Conferenza episcopale cilena (Cech) ha pubblicato i nuovi “Orientamenti per rinnovare la catechesi dell’iniziazione cristiana”. Frutto del lavoro sinodale, il documento risponde a un’esigenza urgente, proponendo una bussola per tutti coloro che desiderano annunciare, testimoniare e trasmettere la fede in modo vivo, inclusivo e missionario, in un contesto culturale e antropologico profondamente mutato.
Con un approccio biblico, kerigmatico e comunitario, queste linee guida non solo aggiornano le metodologie, con una particolare attenzione ai media digitali e ai social network, ma mettono Gesù e la comunità al centro dell’esperienza cristiana. L’obiettivo è quello di formare discepoli missionari che portino il Vangelo in ogni angolo del nostro Paese, rispondendo alle sfide di una società in continuo cambiamento e fortemente secolarizzata. Secondo la Chiesa cilena, “questo è un appello ai catechisti, ai pastori, agli operatori pastorali, ad agire”.
Scrive, infatti, nella prefazione, il segretario generale della Cech, mons. Sergio Pérez de Arce, arcivescovo di Concepción: “L’accoglienza di questo documento da parte delle comunità ecclesiali non può limitarsi alla sua lettura, ma deve estendersi alla sua effettiva applicazione e alla sua costante valutazione. Il rinnovamento catechistico richiede ai catechisti, ai pastori e agli operatori pastorali un impegno continuo nella formazione, una revisione critica delle loro pratiche e un’apertura a nuove metodologie per raggiungere efficacemente le persone coinvolte nell’iniziazione cristiana. La sfida non è da poco: fare in modo che questi orientamenti siano conosciuti, applicati e valutati nelle diverse realtà della Chiesa in Cile”.