Dopo le elezioni politiche tenutesi mesi fa, l’attuale leader del partito di ultradestra FpO, Herbert Kickl ha ricevuto, sabato scorso, l’incarico di formare il nuovo governo. Nella serata di ieri, la Rete austriaca della società civile ha indetto una protesta nazionale sotto forma di catena umana. All’insegna del motto “Allarme per la Repubblica! Difendete la democrazia” i promotori, tra cui Diakonie Austria, Caritas e Azione cattolica Austria, hanno voluto “sostare insieme per la libertà dei media, una magistratura indipendente, i diritti umani e la coesione sociale”. Il presidente di Caritas Europa, mons. Michael Landau, auspica che l’Austria sia basata sullo Stato di diritto, sulla democrazia e sulla dignità umana. “Quando parti significative di un Paese sembrano non essere più in grado di parlare la lingua del dialogo, del compromesso e del rispetto, quando cresce l’impressione che l’ideologia o le ragioni di partito contino più delle ragioni di Stato, allora questo deve allarmare tutti noi”. L’integrazione europea “ha portato democrazia e prosperità per gran parte della popolazione”. Eppure, dice Landau, “oggi sperimentiamo nuove linee di divisione: non fili spinati, ma trincee di polarizzazione che attraversano le nostre società”. Lo “spettro del populismo” torna a “tormentare l’Europa. “Democrazia e diritti fondamentali, tutela delle minoranze e tutela degli emarginati, […] tutto questo non può più essere dato per scontato”. Landau ha invitato i cittadini a “rimanere vigili”.