Emigrazione, lavoro, povertà, abuso di alcol e violenza tra i giovani. Sono alcune “questioni attuali” affidate dal Papa al popolo di Timor-Leste, durante il discorso alle autorità, nel palazzo presidenziale di Dili. “Penso al fenomeno dell’emigrazione, che è sempre indice di una insufficiente o inadeguata valorizzazione delle risorse”, l’elenco di Francesco: “questo non è un fenomeno solo interno, penso all’Italia, all’emigrazione del sud verso il nord”, ha aggiunto a braccio. “Come pure della difficoltà di offrire a tutti un lavoro che produca un equo profitto e garantisca alle famiglie un reddito corrispondente alle loro esigenze di base. Penso alla povertà presente in tante zone rurali, e alla conseguente necessità di un’azione corale di ampio respiro che coinvolga molteplici forze e distinte responsabilità, civili, religiose e sociali, per porvi rimedio e per offrire valide alternative all’emigrazione. Penso a quelle che possono essere considerate delle piaghe sociali, come l’eccessivo uso di alcolici tra i giovani e il loro costituirsi in bande, le quali, forti della loro conoscenza delle arti marziali, invece di usarla al servizio degli indifesi, la usano come occasione per mettere in mostra l’effimero e dannoso potere della violenza”.