È già passato un anno dall’apertura della Locanda della casa, mensa e luogo di incontro gestito dalla Caritas della diocesi di Adria-Rovigo nei locali del Seminario vescovile, che ospita persone in difficoltà economiche e sociali nelle ore prandiali.
Nei giorni scorsi, presso la Locanda, gli operatori Caritas hanno incontrato i giornalisti per condividere il bilancio di questo primo anno. Facendo gli onori di casa, il direttore Davide Girotto, coadiuvato dai collaboratori della Locanda, ha detto: “In questi dodici mesi abbiamo ospitato 310 persone e servito 9.811 pasti con una media di 26 giornalieri”. La Locanda, ha proseguito, “è stata pensata da subito come uno contesto aperto dove al centro stanno le persone, non il bisogno; Caritas ha identificato la fragilità come elemento centrale e valoriale dei nostri servizi”; il fatto che la Locanda “sia un luogo dove le persone vengono per mangiare è solamente il punto di partenza”.
La maggior parte dei frequentatori sono “giovani, anche se spesso di passaggio, perché poi i frequentatori più assidui sono persone più anziane”, ha aggiunto Mauro Rossin, uno dei coordinatori della Locanda, Dopo la condivisione di una storia avvenuta in Locanda, un ringraziamento ai volontari presenti quotidianamente, ai gruppi parrocchiali, ai tirocinanti e ai sostenitori del progetto tramite le iniziative “Cinema in giro” e “Città delle rose”.
L’assessore ai servizi sociali del Comune di Rovigo, Nadia Bala, ha portato i saluti del sindaco Valeria Cittadin e di tutta l’amministrazione, dicendosi “entusiasta del servizio che Caritas sta svolgendo dopo la chiusura della mensa dei frati. Un punto sociale di riferimento per tutta la città di Rovigo”. Presente anche Giorgia Fonsatti in rappresentanza di Adriatic Lng, società energetica che da un anno sta sostenendo economicamente i progetti della Locanda. Il sostegno è possibile a tutti attraverso il sito http://caritasrovigo.org.