All’inizio della Settimana per la pace, che si celebra in Colombia dall’8 al 15 settembre, e preoccupati per le numerose comunità colombiane che continuano ad essere colpite dalla violenza e dal conflitto armato, così come per la complessa situazione sociale e politica che si è vissuta negli ultimi giorni a livello nazionale (tra lo sciopero dei camionisti e varie turbolenze politiche), i vescovi colombiani lanciano un nuovo appello affinché i diversi attori e settori della società considerino il valore e l’urgenza di un dialogo sincero per costruire un progetto comune per il Paese, che porti all’effettivo raggiungimento della pace, “che è un grido implorante e richiede un impegno permanente”.
La Settimana ha come slogan “Unendo le voci costruiamo un Paese”. La celebrazione viene animata da tutte le arcidiocesi, le diocesi e i vicariati apostolici del Paese, oltre che da diverse organizzazioni sociali. I vescovi invitano ad approfittare di questo contesto per riflettere e realizzare azioni che favoriscano l’ascolto, permettano di superare la polarizzazione e cerchino la fraternità, traendo, soprattutto, quattro “lezioni. In primo luogo, “curiamo e proteggiamo, in ogni momento, la dignità e l’integrità della vita umana: fermiamo tutti gli attacchi e le uccisioni!”. Quindi, “smantelliamo il linguaggio polarizzante che squalifica l’altro e genera odio: ascoltiamoci con rispetto per raggiungere accordi”. Poi, “siamo sensibili alla sofferenza dei più poveri e dei più vulnerabili, che finiscono sempre per essere i più colpiti: fermiamo l’indifferenza!”. Infine, “valorizziamo e preserviamo l’istituzionalità statale e sociale: che ogni persona si senta realizzata nei suoi desideri più profondi e che le famiglie trovino un ambiente favorevole allo sviluppo umano integrale”.