Papa in Papua Nuova Guinea: a Vanimo, no a “superstizione, magia, divisioni familiari e tribali, alcol e droghe”

“Ricomporre le rivalità, vincere le divisioni personali, familiari e tribali, scacciare dal cuore delle persone la paura, la superstizione e la magia; porre fine a comportamenti distruttivi come la violenza, l’infedeltà, lo sfruttamento, l’uso di alcool e droghe: mali che imprigionano e rendono infelici tanti fratelli e sorelle, anche qui”. Sono gli imperativi rivolti dal Papa ai fedeli della diocesi di Vanimo, e attraverso di loro a tuta Papua Nuova Guinea. “L’amore è più forte di tutto questo e la sua bellezza può guarire il mondo, perché ha le sue radici in Dio”, ha ribadito Francesco: “Diffondiamolo, perciò, e difendiamolo, anche quando il farlo può costarci incomprensioni e opposizioni. Ce lo ha testimoniato, con le parole e con l’esempio, il Beato Pietro To Rot – sposo, padre, catechista e martire di questa terra –, che ha donato la sua vita proprio per difendere l’unità della famiglia di fronte a chi voleva minarne le fondamenta”. “Molti turisti, dopo aver visitato il vostro Paese, tornano a casa dicendo di aver visto il paradiso”, ha osservato il Papa. “Si riferiscono, in genere, alle attrazioni paesaggistiche e ambientali di cui hanno goduto”. “Noi però sappiamo che, come abbiamo detto, il tesoro più grande qui non è quello”, ha precisato: “Ce n’è un altro, più bello e affascinante, che si trova nei vostri cuori e che si manifesta nella carità con cui vi amate. È questo il dono più prezioso che potete condividere e far conoscere a tutti, rendendo Papua Nuova Guinea famosa non solo per la sua varietà di flora e di fauna, per le sue spiagge incantevoli e per il suo mare limpido, ma anche e soprattutto per le persone buone che vi si incontrano; e lo dico specialmente a voi, bambini, con i vostri sorrisi contagiosi e con la vostra gioia prorompente, che sprizza in ogni direzione. Siete l’immagine più bella che chi parte da qui può portare con sé e conservare nel cuore! Vi incoraggio, perciò, ad abbellire sempre più questa terra felice con la vostra presenza di Chiesa che ama”. Al termine dell’incontro, il Papa si è trasferito in auto alla Holy Trinity Humanistic School di Baro per un incontro privato con un gruppo di missionari.

 

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