Lo spavento è passato. Anche se di inondazioni nella grotta di Lourdes se ne sono viste già negli anni scorsi, resta sempre un po’ di apprensione per le migliaia di fedeli che ogni giorno visitano il santuario mariano e che ieri mattina hanno trovato i luoghi dell’apparizione completamente inondati e inagibili a causa della pioggia piovosa. “La situazione è già tornata alla normalità. Ieri ho sentito i responsabili ed è tutto tranquillo, infatti nel pomeriggio è stato recitato il rosario abituale da moltissima gente”, spiega al Sir Rocco Palese, presidente Unitalsi. Pure i pellegrini italiani non mancano: “Sono copiosi – afferma –, venerdì è partito il pellegrinaggio dal Triveneto. Sono già arrivati dalla Liguria, dal Piemonte e lunedì giungeranno dalla Puglia con il treno e l’aereo. Ci stiamo preparando al pellegrinaggio nazionale con 4.100 persone che partiranno dall’Italia il 23 settembre”. L’inondazione avvenuta ieri segue una serie di altri eventi che negli anni hanno portato disagi e danni ai luoghi. “Dopo l’ultima grande inondazione di sette anni fa – precisa però Palese – il Santuario ha messo in atto alcuni rimedi, come un ponte posizionato quando si alza troppo il livello dell’acqua”.