Papa in Papua Nuova Guinea: alle autorità, “Paese così lontano da Roma eppure così vicino alla Chiesa cattolica”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Sono venuto per incoraggiare i fedeli cattolici a proseguire il loro cammino e per confermarli nella professione della fede; sono venuto a gioire con loro per i progressi che vanno facendo e a condividere le loro difficoltà; sono qui, come direbbe San Paolo, quale collaboratore della vostra gioia”. Cosi il Papa, nel suo primo discorso in Papua Nuova Guinea, ha sintetizzato tappa del viaggio in Oceania, Paese che visita per la prima volta. “Mi congratulo con le comunità cristiane per le opere di carità che svolgono nel Paese, e le esorto a cercare sempre la collaborazione con le istituzioni pubbliche e con tutte le persone di buona volontà, a partire dai fratelli appartenenti ad altre confessioni cristiane e ad altre religioni, a favore del bene comune di tutti i cittadini della Papua Nuova Guinea”, l’omaggio di Francesco, che ha citato “la fulgida testimonianza” del beato Pietro To Rot come esempio del “mettersi generosamente al servizio degli altri per garantire che la società si sviluppi in onestà e giustizia, in armonia e solidarietà”. “Il suo esempio, insieme a quelli del beato Giovanni Mazzucconi, del Pime, e di tutti i missionari che hanno annunciato il Vangelo in questa vostra terra, vi doni forza e speranza”, l’auspicio del Papa per un Paese “così lontano da Roma eppure così vicino al cuore della Chiesa cattolica”.

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