“Nessuno di noi è come gli altri, siamo tutti unici davanti a Dio”. Lo ha detto il Papa, incontrando i bambini di Street Ministry e Callan Services, nella Caritas Technical Secondary School, a cui ha fatto visita prima di recarsi al santuario di Santa Maria Ausiliatrice a Port Moresby per l’incontro con il clero. “Non solo confermo che c’è speranza per tutti – ha proseguito Francesco – ma dico che ciascuno di noi nel mondo ha una missione che nessun altro può svolgere, e anche se comporta fatiche dona un mare di gioia, in modo diverso in ogni persona”. “La pace e la gioia sono per tutti”, ha esclamato il Papa: “Tutti abbiamo i nostri limiti, ci sono cose che sappiamo fare meglio e altre in cui facciamo fatica, ma non è questo che determina la nostra felicità, è l’amore che mettiamo in qualunque cosa facciano. È questa la cosa più bella, più importante della nostra vita, in qualunque condizione e per qualsiasi persona, anche per il Papa. La nostra gioia dipende dall’amore”.
“Come possiamo rendere più bello e più felice il mondo?” è stata una delle domande dei piccoli che hanno dialogato con il Santo Padre. “Imparando ad amare Dio e gli altri con tutto il cuore – la risposta – e cercando di apprendere, anche a scuola, tutto quello che possiamo per farlo nel modo migliore, studiando e impegnandosi al massimo per ogni opportunità che ci viene offerta per crescere”. “Concentrare tutte le nostre forze sulla meta che è l’amore di Gesù e, in Lui, per tutti i fratelli e le sorelle che incontriamo sulla nostra strada, e poi riempire tutto e tutti con il nostro affetto”, la consegna finale del Papa ai bambini: “Nessuno di noi è di peso, tutti siamo doni bellissimi di Dio, un tesoro per noi e per gli altri”.