Diocesi: Termoli-Larino, domani la Giornata della famiglia per riscoprire “la bellezza dell’amore coniugale”

Domenica 8 settembre, nella diocesi di Termoli-Larino, presso il santuario Madonna di Santa Giusta a Palata, si celebra la famiglia con una Giornata interamente dedicata a riscoprire “la bellezza dell’amore coniugale”. Il programma prevede al mattino la relazione di Giovanna Abbagnara, giornalista e scrittrice, presidente della Federazione Progetto Famiglia e dell’ Editrice Punto Famiglia, sul tema proposto e a conclusione della mattinata la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Termoli-Larino, mons. Gianfranco De Luca con la benedizione di tutte le coppie di sposi presenti.
“Il matrimonio può diventare la sabbia mobile in cui poco alla volta affonda l’amore, oppure può essere una continua scalata verso mete che si perdono ad uno sguardo umano – si legge in una nota della diocesi di Termoli-Larino -. Se diventa routine, il matrimonio è in oggettivo pericolo. Una volta, infatti, il contesto sociale custodiva l’unità della coppia, lo considerava un bene da difendere ad ogni costo; oggi invece il matrimonio non ha più un valore sociale e di conseguenza alle prime avvisaglie di difficoltà, si pensa subito alla separazione perché nessuno è disposto a cambiare se stesso per salvare il matrimonio.”
La Giornata della famiglia che si svolgerà l’8 settembre a Palata pone l’accento sull’unità coniugale. È questo il punto di partenza, l’essenziale riferimento, la prima opera, il primo frutto della fede, il primo segno della carità. La coniugalità è la prima forma di testimonianza che gli sposi sono chiamati a dare. Il sacramento del matrimonio, leggiamo nella Lumen Gentium, fa del patto coniugale “il segno del mistero di unità e di fecondo onore che intercorre fra Cristo e la Chiesa” (n. 11). E la Gaudium et spes aggiunge che la “mutua santificazione” è uno dei doveri fondamentali del matrimonio (n. 48). La santità che gli sposi sono chiamati a vivere ha una sua specifica impronta coniugale, passa cioè attraverso l’unità con il proprio sposo, da cercare e custodire come il bene più prezioso. Se gli sposi imparano ad essere ottimi coniugi, possono svolgere efficacemente il ministero genitoriale.
Al pomeriggio sarà possibile dialogare con la relatrice per condividere esperienze e domande.

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