Diocesi: Termoli, a Larino due giorni di eventi, musica e testimonianze per la Giornata mondiale del rifugiato

In occasione della Giornata mondiale del rifugiato 2024 l’Istituto Gesù e Maria – Cittadella della Carità, ente gestore del Progetto Sai del Comune di Larino, si appresta a realizzare una serie di eventi che si terranno oggi sabato 7 e domani domenica 8 settembre.
Le iniziative portate avanti dal progetto Sai di Larino si snodano su due giornate: le celebrazioni si apriranno sabato 7 settembre quando si svolgerà un momento di convivialità e di testimonianza organizzato insieme alla parrocchia Beata Maria Vergine di Larino. Nel piazzale antistante la chiesa sarà organizzata una cena multietnica, dove alcuni piatti saranno preparati direttamente da 4 nuclei familiari del progetto. Durante la cena si alterneranno delle testimonianze direttamente dalla voce dei nostri beneficiari circa il percorso di accoglienza e la storia migratoria degli stessi a intermezzi musicali live a cura del gruppo “Erika Petti Quartet”.
Il giorno successivo, domenica 8 settembre, è stato organizzato un concerto insieme all’Istituto omnicomprensivo Magliano di Larino che vedrà il coinvolgimento di circa 40 studenti del medesimo Istituto impegnanti nell’Orchestra Alberto Magliano. Il programma musicale verrà appositamente studiato insieme per celebrare la resilienza e la speranza dei rifugiati, attraverso una selezione di brani che spaziano dalla musica classica a composizioni moderne, toccando le corde dell’anima e ricordando l’importanza dell’accoglienza e dell’integrazione.
“L’evento – si legge in una nota della diocesi di Termoli-Larino – vuole essere un momento di riflessione e di comunità aperto a tutti coloro che desiderano sostenere la causa rifugiati e contribuire a costruire un mondo più giusto e accogliente. A preparazione dell’evento, nei giorni precedenti al concerto, durante le prove di preparazione dello spettacolo sono state previste due testimonianze di giovani beneficiari del progetto Sai che si racconteranno ai giovani musicisti. “Durante il concerto riprenderemo queste testimonianze dirette, arricchite da alcuni interventi di operatori del progetto per raccontare l’operato quotidiano e saranno previsti spazi di condivisione con persone che sul territorio operano insieme al progetto per l’integrazione dei beneficiari con fine di approfondire la realtà delle migrazioni forzate e l’importanza della solidarietà”.

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