Dopo lavori di restauro è tornato al suo splendore il prezioso Crocifisso romanico del XII secolo, conservato nella cattedrale di Forlì. Caratteristica dell’opera è che Gesù sulla croce non è raffigurato sofferente o morto, ma vivo, senza i segni della passione con gli occhi aperti e sul capo non la corona di spine, ma una corona regale.
L’opera sarà ricollocata al suo posto venerdì 13 settembre, festa della Esaltazione della Croce, titolare della cattedrale e quinto anniversario della beatificazione di Benedetta Bianchi Porro. Fino a ieri, venerdì 6 settembre, il Crocifisso è stato visibile al pubblico nel salone d’onore del Vescovado.
“Si tratta di una scultura policroma in legno scolpito, di grandi dimensioni e grande pregio, scolpita, assemblata e quindi dipinta, poggiante su di una pregiata croce, anch’essa lignea, originariamente quadrilobata e dipinta, con tracce di decorazioni policrome e dorate – afferma Claudio Giannelli, direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici di Forlì-Bertinoro – l’intervento di restauro, eseguito dal laboratorio Sos Art di Carlotta Scardovi di Bologna, in memoria di Martino Brunelli, si è concentrato sulla pulitura della superficie ed il consolidamento degli strati costitutivi dell’opera e sul successivo riordino estetico, al fine di ridare una unità di lettura complessiva alla stessa”.