“Stiamo lavorando per rendere realtà il sogno di una Chiesa più accogliente, aperta, snella, capace di camminare con le persone, umile”. Lo ha sottolineato mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, introducendo l’incontro del Comitato nazionale del Cammino sinodale di cui è presidente, in corso a Roma fino a domani. “Il quadro che è emerso dal percorso fatto finora è quello di una Chiesa molto affine a quella di ‘Evangelii Gaudium’, e questo non era scontato”, ha osservato mons. Castellucci facendo riferimento alla bozza dei “Lineamenti”, che sarà presentata al Consiglio episcopale permanente di settembre per l’approvazione, in vista della prima Assemblea sinodale del prossimo novembre. “Il testo non raccoglie tutto lo scibile teologico e pastorale, ma aiuta a focalizzarci su alcuni meccanismi appesantiti o arrugginiti nella Chiesa per poterli sbloccare”, ha precisato il presidente del Comitato. “L’orizzonte è la missione: la questione fondamentale – ha aggiunto – non è cosa deve cambiare nel mondo, ma cosa deve cambiare in noi perché le comunità siano più trasparenti al Vangelo”. Per questo, ha concluso, i nuclei attorno ai quali si sviluppa la bozza dei “Lineamenti” sono “il linguaggio, la comunicazione e la cultura; la formazione; la corresponsabilità”.