“L’iniziativa nasce dall’ascolto del territorio, prendendo spunto sia dalla sua bellezza e dalle sue potenzialità, sia dalle prospettive che permettono a questo territorio di esprimersi al meglio. Il progetto prende forma dall’ascolto e dall’energia di persone giovani ed è frutto dell’esperienza del Servizio di pastorale giovanile e del Progetto Policoro”. Lo ha detto ieri, nell’aula Sancti Petri dell’episcopio, mons. Claudio Maniago, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, presentando “Oikos Aps – Centro per lo sviluppo umano integrale dei giovani”, nato “in concomitanza col Tempo del Creato”. Come riporta un comunicato, si tratta di “un ecosistema ampio, aperto e dinamico, che interconnette persone, organizzazioni e spazi con il movente ideale di accompagnare la crescita dei giovani nelle quattro dimensioni della vita umana: spirituale, psicologica, biologica e materiale”. Il Centro si trova a Roccelletta di Borgia (Cz) ed “è frutto – recita ancora il comunicato – della rigenerazione di un immobile operato da un folto gruppo di giovani che hanno messo in gioco talenti, voglia di intraprendere e forza” . Mons. Maniago ha evidenziato che “le forze che muovono questo progetto sono principalmente i giovani” e la diocesi “è lieta di aver offerto il proprio sostegno e contributo, perché vede in loro una convinzione profonda, non superficiale o avventata”. Il presule catanzarese ha sottolineato: “Abbiamo messo a disposizione una struttura già utilizzata per alcune iniziative e anche un terreno circostante, che finora era incolto: la nostra speranza e che che diventi il palcoscenico di qualcosa di bello e significativo”. Il Centro vuole offrire stimoli e servizi integrati ad una fascia di destinatari tra i 15 e i 35 anni, organizzati in quattro aree d’intervento: “Educazione e sviluppo umano”; “Benessere della persona”; “Aggregazione e socializzazione”; “Orientamento, formazione e lavoro”. L’iniziativa vede incontrarsi l’arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace, attraverso il Progetto Policoro e il Servizio diocesano per la pastorale giovanile; l’Associazione di volontariato “Khòra”; la cooperativa sociale “Giroquadro”; l’Associazione “Modelli si nasce”; il Circolo “Laudato Si’” di Davoli (Cz); lo studio professionale “Panta Rei”.
“La visione che Oikos persegue – si legge ancora nel comunicato – è quella di diventare una ‘intrapresa sociale’, in una terra, la Calabria, in cui proprio i giovani sono spesso penalizzati e resi ‘soggetti fragili’ , all’interno di un sistema socioeconomico e politico che fatica a renderli protagonisti di processi di autorealizzazione e sviluppo”.