Venezuela: Maduro vuole “anticipare” il Natale. Vescovi, “non usiamo festività per scopi propagandistici e politici”. E denunciano “repressione e persecuzione” dopo il 28 luglio

Doppio pronunciamento della Conferenza episcopale venezuelana (Cev), attraverso i propri profili social. Da un lato, i vescovi ribadiscono la richiesta alle autorità che vengano mostrati gli atti dello scrutinio elettorale relativo alle presidenziali del 28 luglio, dopo la definitiva proclamazione della vittoria di Nicolás Maduro, un risultato messo in discussione dalla maggioranza della comunità internazionale e dagli osservatori indipendenti. Inoltre, i vescovi denunciano che dal 29 luglio si è scatenata “una campagna di repressione e persecuzione che ha portato a migliaia di detenuti, tra cui molti minorenni, accusati di reati molto gravi senza un regolare processo. Particolarmente preoccupante è la persecuzione a cui sono sottoposti i testimoni dei seggi elettorali, i comunicatori sociali, il candidato con il maggior numero di voti e i leader dell’opposizione, in chiara contraddizione con i principi della pluralità politica e dell’indipendenza dei poteri”. L’invito è a rispettare la Costituzione e le leggi della Repubblica, dato che “in una democrazia è fondamentale rispettare i diritti di tutti, soprattutto quelli dei minori e delle loro famiglie”.
Proseguono i vescovi: “Questi fatti hanno generato un clima di disagio e di ansia in ampi settori della popolazione che non contribuisce in alcun modo alla sana convivenza tra i cittadini. Al contrario, ostacolano seriamente il superamento, con la collaborazione di tutti, dei grandi problemi e delle necessità che ci riguardano come nazione”.
Una seconda presa di posizione è stata diffusa in seguito all’annuncio a sorpresa di Nicolás Maduro di anticipare la festività del Natale. La Cev avverte che questa festività “non deve essere usata per scopi propagandistici o politici. Il Natale è un momento di riflessione, pace e amore e come tale va rispettato”. I vescovi ricordano che “questa celebrazione in quanto tale inizia il 25 dicembre con la nascita di nostro Signore Gesù Cristo e si estende fino all’Epifania del Signore a gennaio” e che spetta solo alle autorità ecclesiastiche stabilire “il modo e il tempo” di questa celebrazione.

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