Scuola: Milano (Save the Children), “le risorse del Pnrr raggiungano effettivamente i territori dove i bambini scontano le maggiori difficoltà nel percorso educativo”

“Il problema che abbiamo davanti come Paese non è solo riuscire a garantire la tabella di marcia della spesa, ma fare in modo che . Il Pnrr rappresenta un’occasione unica per superare le disuguaglianze di offerta educativa tra nord e sud, tra centri urbani e aree interne. Ma dall’analisi della distribuzione delle risorse e degli interventi ad oggi avviati, l’obiettivo di riequilibrio sembra raggiunto solo parzialmente. È un campanello di allarme che deve spingere a realizzare al più presto un’analisi di impatto sulla povertà educativa di tutti gli investimenti della missione 4 del Pnrr, dedicati all’istruzione, in corso ed in programma”. Lo dice Raffaela Milano, direttrice Ricerca di Save the Children Italia, in occasione della pubblicazione del Rapporto “Scuole disuguali. Gli interventi del Pnrr su mense, tempo pieno e palestre”. “Nei territori più svantaggiati, è necessario integrare le risorse del Pnrr con altri fondi disponibili, per garantire un’offerta di servizi educativi a tutti i minori. Allo stesso tempo, giunti a questa fase del percorso, le istituzioni tutte, per i diversi livelli di responsabilità, devono attrezzarsi per garantire la copertura dei costi di funzionamento dei nuovi servizi in via di attivazione grazie al Pnrr – le mense così come gli asili nido – senza che l’aggravio di spesa corrente vada a ricadere solo sui comuni più virtuosi o sulle famiglie, e senza correre il rischio che i nuovi spazi, una volta pronti, restino chiusi per mancanza di risorse umane ed economiche, come purtroppo già tante volte è accaduto in passato”, evidenzia Milano.
“La scuola rappresenta uno spazio essenziale in cui dare a bambini, bambine e adolescenti uguali opportunità di crescita, contrastando la povertà educativa che oggi rappresenta più che mai un’emergenza. Il futuro dei giovani va messo al centro dell’agenda politica, è l’investimento più importante per lo sviluppo del Paese. Per garantire i diritti dei minori su tutto il territorio è fondamentale definire e finanziare Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep) che assicurino eque opportunità educative, a partire dall’accesso alla mensa scolastica e al tempo pieno nella scuola primaria. Chiediamo quindi al Governo di determinare in tempi rapidi i LEP sulla mensa e il tempo pieno alla scuola primaria, assicurando la gratuità del servizio mensa ai bambini in condizioni di povertà; di stabilire un piano di riforme strutturali e di investimenti strategici adeguati per garantirne l’adozione, agendo in tal modo sui divari territoriali che con l’autonomia differenziata rischiano di aggravarsi ulteriormente”, afferma Giorgia D’Errico, direttrice Affari pubblici e Relazioni istituzionali di Save the Children Italia.
La presenza di servizi e infrastrutture a scuola, come il tempo pieno, la mensa e le palestre, sono fondamentali per contrastare la dispersione scolastica – che in alcune regioni italiane, nonostante il trend in diminuzione, resta tra i più alti d’Europa con un tasso di Early School Leavers in Sardegna del 17,3%, in Sicilia del 17,1% e in Campania del 16%[17] – perché offrono a bambini e adolescenti l’opportunità di partecipare ad attività educative, ricreative, culturali e sportive e influenzano positivamente i percorsi di apprendimento. A questo proposito, nel 2012 Save the Children con il progetto Fuoriclasse avvia un intervento integrato rivolto a studenti, docenti e famiglie, attraverso attività a supporto della motivazione e dell’apprendimento, al fine di contrastare la dispersione scolastica.

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