Si è concluso a Napoli il XXIX convegno di studio degli archivisti ecclesiastici, sul tema “Archivi analogici e digitali: un dialogo possibile”, che si è svolto, dal 2 al 4 settembre.
“Nell’attuale contesto storico, anche gli archivi ecclesiastici stanno assistendo al passaggio dal supporto analogico a quello digitale con una fase intermedia di coesistenza di documenti cartacei e digitali, il cosiddetto archivio ibrido. Questo momento di transizione, soprattutto per gli archivi ecclesiastici, solleva una serie di interrogativi legati alla corretta gestione del flusso documentale”, spiega una nota.
L’Associazione archivistica ecclesiastica, consapevole dell’importanza che l’archivio corrente riveste nel processo di trasmissione della memoria della Chiesa , si è fatta promotrice di un convegno finalizzato “da un lato ad essere un momento di analisi e riflessione sulle sfide che gli archivi oggi si trovano ad affrontare, dall’altro un’occasione per riflettere sul tema della formazione, gestione e conservazione degli archivi ibridi con lo scopo di definire un modello organizzativo, archivistico e tecnologico di riferimento”.
Il convegno è stato occasione di rinnovo del direttivo che vede la riconferma alla presidenza di don Gianluca Marchetti, vicepresidente Licia Meloni e la nomina a consiglieri di don Andrea Czortek, don Federico Gallo, Simone Marchesani, Katia Pizzini e Lucia Signori.