Diocesi: mons. Corazza (Forlì), “non si dà la vita per una fake news”

“Ci vuole fede per credere che Cristo è risorto. È vero che a Gerusalemme la tomba è vuota. È vero che molti suoi contemporanei testimoniano di averlo incontrato e, per questo, hanno dato la vita. Non si dà la vita per una fake news. Ci vuole fede per credere che Cristo oggi è vivo, che ha riaperto gli occhi e che con Lui è possibile dialogare. È l’evento essenziale per la nostra fede. Per credere in Lui, non basta che qualcuno ce lo spieghi, bisogna incontrarlo”. Lo scrive il vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, nell’editoriale del settimanale diocesano “il Momento”. “Cristo ha aperto gli occhi, ed io l’ho incontrato! Ho pensato a questo, quando ho visto ritornare il crocifisso trionfante della nostra Cattedrale con gli occhi finalmente aperti. Cristo è vivo e con gli occhi aperti non solo nella affascinante opera da 800 anni presente nella nostra cattedrale – aggiunge -. Ho visto Cristo vivo in tante occasioni, in questa intensa estate”. Il riferimento è agli incontri dell’Azione Cattolica, dell’Agesci, di Comunione e Liberazione. Alle tante iniziative proposte dalle parrocchie. Ma anche comunità cristiane fuori dall’Italia: in Armenia, in Georgia e in Madagascar. “Tutti, in modi diversi, manifestavano la gioia di essere cristiani. Ascolteremo e leggeremo con tanta attenzione i risultati di una indagine sulla fede dei giovani italiani; come abbiamo letto tante indagini che mettono in evidenza la crisi della Chiesa. Ma non dimentichiamo che tanti continuano gioiosamente a credere Anche loro hanno incontrato Cristo con gli occhi aperti! Cristo è morto, è vero, in croce, ma ha aperto gli occhi e continua a tenerli aperti. Anche oggi!”.

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