Con la benedizione del vescovo Alexius e del parroco, padre Silas Habib, la chiesa greco-ortodossa di San Porfirio, la più antica di Gaza, ha istituito, nei giorni scorsi, un punto medico all’interno del suo centro di accoglienza, per fornire servizi medici e terapeutici alle persone rifugiate nel complesso parrocchiale e a coloro che necessitano di cure. Secondo quanto riporta il sito indcatholicnews.com, la Chiesa ortodossa in Terra Santa sta fornendo personale medico e amministrativo per questa missione, con il sostegno della “Shepherd’s Association” (Associazione dei pastori) di Betlemme. La parrocchia, che si trova nella città vecchia, nel quartiere Zaytun, non lontana dalla parrocchia cattolica della Sacra Famiglia, ha una farmacia al suo interno sin dall’inizio della guerra, sostenuta da donazioni individuali e da organizzazioni come la International Orthodox Charity Society (Società di Carità ortodossa internazionale) e la Pontifical Mission (Missione Pontificia) a Gerusalemme. Lo scorso ottobre, un attacco aereo su un edificio adiacente alla chiesa di San Porfirio, ha causato la morte di almeno 18 sfollati.