Papa in Asia e Oceania: ai giornalisti in volo, “è il mio viaggio più lungo, grazie della compagnia”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Vi ringrazio di venire in questo viaggio. Grazie per la vostra compagnia, credo che è il viaggio più lungo che io ho fatto”. Così il Papa ha salutato ieri, sul volo da Roma a Giacarta, i giornalisti di tutto il mondo che lo accompagnano a bordo, salutandoli poi uno ad uno. I cronisti, a loro volta – riferisce Vatican news – hanno consegnato al Santo Padre lettere e regali. Tra questi, il dono portato dalla Cina dalla giornalista Stefania Falasca che ha consegnato la riproduzione di una stele di Xian risalente all’anno 635, una antica intestazione dell’annuncio del Vangelo nel grande Paese asiatico da parte di un missionario. Clément Melki, corrispondente dell’agenzia francese Afp, per quindici giorni inviato a seguire il lavoro della ong Mediterranea Saving Humans sulla nave Mar Jonio, ha regalato invece al Papa una torcia, utilizzata da tanti profughi che si trovano in mare aperto per trovare la via di casa o per farsi intercettare durante i naufragi. “Mi sta a cuore questo”, le parole di Francesco, che ha inoltre ricevuto dalla giornalista della emittente spagnola Radio Cope, Eva Fernández, la maglia di Mateo, un bambino di 11 anni di un paesino vicino Toledo, Mocejon, ucciso lo scorso 18 agosto durante una partita di calcio con i suoi amici. Al Papa, Eva Fernández ha regalato la divisa di calcio rossa del giovane col numero 11. Francesco ha ascoltato la storia, ha benedetto la maglia ed ha preso con sé, poggiandola sul petto, la lettera che la mamma di Mateo gli ha inviato.

 

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