“Ogni anno le Giornate europee del patrimonio uniscono milioni di europei attorno al loro comune patrimonio storico e culturale. Questo nuovo tema paneuropeo metterà l’accento su una pietra angolare della storia europea: percorsi, reti e altri ponti tra i territori europei. Questo è un ottimo modo per garantire che il nostro comune patrimonio sia compreso, apprezzato e protetto per le generazioni future, apportando allo stesso tempo benefici economici alle comunità locali attraverso il turismo”: lo afferma Iliana Ivanova, commissaria europea per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù.
Lanciate dal Consiglio d’Europa nel 1985 in Francia, le Giornate europee del patrimonio sono state organizzate come iniziativa congiunta del Consiglio d’Europa e della Commissione europea dal 1999. “Consentendo ai cittadini di esplorare un’ampia gamma di beni culturali attraverso diversi eventi a tema, le Giornate europee del patrimonio – precisa una nota congiunta tra Consiglio d’Europa e Unione europea – aiutano a scoprire le storie di persone e luoghi che hanno contribuito a plasmare la cultura e il patrimonio dell’Europa”. Ogni anno, le Giornate europee del patrimonio ruotano attorno a un tema che tutti i Paesi partecipanti sono incoraggiati ad adottare per il loro programma annuale.
Le Giornate europee del patrimonio vengono celebrate in numerosi Paesi e a volte possono avere un nome diverso. Qui alcuni esempi: “Tag des Denkmals” (Austria), “Journées du Patrimoine”, “Open Monumententdag” (Belgio e Paesi Bassi), “Muinsuskaitsepäevade” (Estonia), “Tag des offenen Denkmals” (Germania), “Kulturális Örökség Napjai” (Ungheria), “National Heritage Week” (Irlanda).