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Germania: vescovi della Turingia, “programma etnico-nazionalista di AfD non è compatibile con la fede cristiana”

I risultati elettorali in Turingia e Sassonia preoccupano i vescovi locali, che si esprimono affinché i partiti democratici riescano a creare dei governi regionali stabili e rispettosi delle richieste degli elettori. In Turingia i vescovi parlano di sfida difficile per tutti. “La formazione di un nuovo governo sarà molto difficile nelle circostanze attuali. Facciamo appello a tutti i partiti democratici affinché si accordino rapidamente per una coalizione praticabile per il bene del nostro Paese”, dichiarano i vescovi in una lettera rilasciata a Erfurt. I vescovi hanno incoraggiato tutti i responsabili a mettere sempre la volontà di risolvere insieme i problemi al di sopra degli obiettivi politici dei propri partiti. Oltre al vescovo di Erfurt, mons. Ulrich Neymeyr, la lettera è stata firmata dai vescovi di Dresda-Meißen, mons. Heinrich Timmerevers, e mons. Michael Gerber, vescovo di Fulda, le cui diocesi si estendono sul territorio della Turingia. I vescovi hanno sottolineato la loro grande preoccupazione per il clima sociale nel Land: “Il fatto che gli immigrati siano ora preoccupati per la loro sicurezza, che non poche persone stiano seriamente pensando di lasciare la Turingia o che le aziende mettano in dubbio il loro futuro nel nostro Paese è inaccettabile”. Davanti al risultato elettorale in Turingia di Alternativa per la Germania, con il 32,8% dei voti, i vescovi ribadiscono che “un programma etnico-nazionalista come quello rappresentato dall’AfD non è compatibile con la fede cristiana”.
Anche i vescovi della Sassonia hanno preso posizione dopo le elezioni regionali e in una dichiarazione congiunta, il vescovo di Dresda, Heinrich Timmerevers, e il vescovo regionale protestante, Tobias Bilz, hanno invitato i partiti a prendere sul serio le speranze degli elettori. “Il neoeletto parlamento regionale, con i suoi sette partiti, è più colorato che mai”. Timmevers e Bilz hanno richiesto di “non dare spazio alle idee estremiste e nazionaliste nel nostro Paese”.

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