Carlo Alberto Dalla Chiesa: Valastro (Cri), “in prima linea contro la malavita”

“Il 3 settembre di quarantadue anni fa, un attentato di stampo mafioso tolse la vita al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, a sua moglie, Emanuela Setti Carraro, infermiera volontaria del Corpo delle infermiere volontarie della Cri, e all’agente della scorta, Domenico Russo, venuto a mancare a seguito delle ferite riportate. L’attacco della criminalità organizzata non cancellò i loro sacrifici, il loro impegno”. Così Rosario Valastro, presidente della Croce rossa italiana, nel 42° anniversario della loro uccisione per mano mafiosa. “Il generale Dalla Chiesa fu un patriota, in prima linea affinché le condizioni di vita di persone oppresse dalla malavita cambiassero, affinché il domani di tantissime donne e uomini non fosse segnato dall’odio e dalla violenza ma conoscesse la dignità, quella propria ad ogni persona”. Ricordando “sorella Setti Carraro”, Valastro aggiunge che “nel pieno della sua dedizione al motto del Corpo delle infermiere volontarie della Cri, ‘ama, conforta, lavora, salva’, scelse di supportare suo marito in questa strada, nella promessa quotidiana di liberare dalla tirannia delle mafie quante più persone possibile”. “Oggi ricordiamo la dedizione di due persone che hanno dato tanto al prossimo, senza risparmiarsi mai in termini di disponibilità, impegno, sacrificio. Al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, a sua moglie, Emanuela Setti Carraro, il più forte abbraccio dalla Croce rossa italiana”.

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