Papa in Belgio: incontro clero, “siamo passati da un cristianesimo sociale a un cristianesimo di testimonianza”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Siamo passati da un cristianesimo sistemato in una cornice sociale ospitale a un cristianesimo di minoranza o meglio, di testimonianza”. Lo ha detto il Papa, incontrando nella basilica del Sacro Cuore di Koekelberg i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati e le consacrate, i seminaristi e gli operatori pastorali. “E questo richiede il coraggio di una conversione ecclesiale, per avviare quelle trasformazioni pastorali che riguardano anche le consuetudini, i modelli, i linguaggi della fede, perché siano realmente a servizio dell’evangelizzazione”, ha proseguito Francesco, che ha definito la chiesa belga una chiesa “in movimento”. “Da tempo – ha sottolineato – state cercando di trasformare la presenza delle parrocchie sul territorio, di dare un forte impulso alla formazione dei laici; soprattutto vi adoperate per essere comunità vicina alla gente, che accompagna le persone e testimonia con gesti di misericordia”. “Anche ai preti è richiesto questo coraggio”, l’invito del Papa: “Essere preti che non si limitano a conservare o gestire un patrimonio del passato, ma pastori innamorati di Gesù Cristo e attenti a cogliere le domande di Vangelo – spesso implicite – mentre camminano con il popolo santo di Dio, un po’ davanti, un po’ in mezzo e un po’ in fondo”.

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