Giornata mondiale del cuore: Gemelli, sorgerà a breve il nuovo ospedale cardiologico. Il 30 settembre presentazione del libro di Mogol

(Foto Gemelli)

Presentato oggi nel Policlinico Gemelli il nuovo ospedale “Gemelli Cuore”, acronimo di Cardiovascular unique offer reengineered, che sorgerà a breve su una collina davanti al nosocomio, all’interno del Campus universitario della Cattolica. Un centro di cure cardiologiche e cardiochirurgiche avanzate, costruito intorno al cuore delle persone e realizzato in collaborazione con Fondazione Cuore, da sempre promotrice di opere uniche in ambito socio-sanitario. Obiettivo di Gemelli Cuore sarà quello di offrire le migliori cure personalizzate ai pazienti affetti da malattie cardiovascolari, cioè le più avanzate terapie mediche e psicologico-relazionali. Un’équipe multidisciplinare di specialisti accompagnerà pazienti e familiari nel percorso verso la guarigione. Lunedì 30 settembre, alle 11 nella hall del Policlinico Gemelli, in programma anche la presentazione del libro “La rinascita: la salute è il risultato di una cultura assimilata e applicata con rigore” scritto da Giulio Rapetti, in arte Mogol. La Giornata mondiale del cuore è il momento utile per ricordare che le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la prima causa di morte in Italia; secondo i dati Istat nel 2021, queste patologie hanno contribuito al 30,8% di tutti i decessi (27,7 per cento nei maschi e 33,7 per cento nelle femmine). Più in dettaglio, la cardiopatia ischemica ha rappresentato l’8,4% di tutte le morti (9,3% nei maschi e 7,5% nelle femmine), mentre le malattie cerebrovascolari hanno contribuito per il 7,6% (6,3 per cento nei maschi e 8,8 per cento nelle femmine). Fondamentale in ottica di prevenzione un corretto stile di vita, basato su una dieta sana, attività fisica regolare, riposo notturna di giusta durata e buona qualità, niente fumo e consumo prudente di alcol. Molto importante è sottoporsi a controlli medici regolari (esami del sangue, visite cardiologiche) per prendere le misure al rischio, conoscendone i ‘numeri’ (glicemia, colesterolo, pressione arteriosa, peso corporeo) e se necessario intervenire tempestivamente per correggerli. Secondo dati dell’Istituto Superiore di Sanità ben il 41% degli italiani tra i 18 e i 69 anni ha almeno tre fattori di rischio (dati di sorveglianza Passi).

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