Si è conclusa ieri a Fulda l’Assemblea generale autunnale della Conferenza episcopale tedesca (Dbk). Nel corso dei lavori iniziati lunedì 23 scorso, sono stati affrontati molti temi: le varie deliberazioni sono state presentate durante la classica conferenza stampa finale dal presidente della Dbk, mons. Georg Bätzing, con la segretaria generale Beate Giles. L’appello per un cessate il fuoco in Medio Oriente, la risoluzione della crisi per gli abusi sessuali nella Chiesa, la protezione del clima e il rapporto con il partito populista razzista di Alternativa per la Germania (AfD) sono stati gli argomenti su cui i vescovi si sono confrontati nell’ultimo incontro prima dell’inizio del Sinodo mondiale la prossima settimana in Vaticano. Mons. Bätzing si è rammaricato per i “risultati elettorali incredibilmente alti” dell’AfD nelle ultime tre elezioni statali nei Länder orientali Sassonia, Turingia e Brandeburgo. Secondo il presidente dei vescovi alcuni temi che l’AfD affronta sono anche giusti, ma “dà le risposte sbagliate”. Al riguardo i vescovi hanno pubblicato nuove regole su come comportarsi con i dipendenti ecclesiastici a tempo pieno e volontari che sono membri di un partito con posizioni estremiste o che simpatizzano apertamente con tali idee. I vescovi sottolineano che nessuno dovrebbe essere automaticamente escluso o stigmatizzato dagli uffici e dai servizi ecclesiastici. Bisognerebbe invece sempre valutare caso per caso. Inoltre, ogni diocesi può decidere autonomamente come affrontare la questione. Il documento fa riferimento alla dichiarazione di febbraio della Dbk contro il nazionalismo etnico: la diffusione di slogan estremisti di destra è incompatibile con il servizio a tempo pieno o volontario nella chiesa. Secondo i vescovi l’orientamento di fondo dell’AfD è in contrasto con la visione cristiana dell’umanità. Ospite dell’assise di Fulda è stato il card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme che ha aiutato con la sua testimonianza nella analisi della drammatica situazione bellica in Israele, Libano e nei territori palestinesi. I vescovi hanno chiesto la liberazione degli ostaggi israeliani e un cessate il fuoco umanitario. “La sofferenza della popolazione di tutte le parti deve finire”. Per quanto riguarda i problemi del clima Bätzing ha invitato le parrocchie a non allentare il loro impegno per la protezione del Creato e dell’ambiente.