Chiese in Campania: Pompei, domani il convegno sulla giustizia riparativa. Mons. Cascio (Cec), “nostra attività in carcere un aiuto concreto”

Domani, sabato 28 settembre presso il pontificio santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei, nella Sala Mariana de Fusco, si svolgerà il convegno regionale di volontariato carcerario sul tema della “Giustizia riparativa – Annuncio Profetico”. Ai lavori, che avranno inizio alle ore 9.30, parteciperà mons. Pasquale Cascio , vescovo delegato alla Pastorale carceraria della Conferenza episcopale campana (Cec). L’evento è organizzato dalla stessa Conferenza episcopale campana, insieme alla Pastorale carceraria campana e l’Ispettorato dei cappellani nelle carceri.
L’evento è rivolto ai volontari e alle numerose realtà del mondo del penitenziario. Moderato da Vincenzo Perone, giornalista della Rai, dopo i saluti di mons. Pasquale Cascio e di don Rosario Petrone, incaricato regionale dei cappellani, il convegno vedrà gli interventi di Giovanna Perna, coordinatrice del Centro di giustizia riparativa “Il lampione della cantonata”, di don Franco Esposito, presidente della Conferenza regionale Volontariato e Giustizia, e di Raffaele D’Antuono, psicologo clinico, per approfondire il tema della giustizia riparativa. Seguirà un dibattito ed interventi dei presenti in sala. A conclusione, la testimonianza di Lucia Di Mauro, vedova Montanini. Per l’occasione saranno esposti manufatti realizzati dai detenuti e dai volontari.
Si tratta, spiega una nota, di “un momento di comunione fraterna, di scambio di esperienze, di approfondimento e di studio riguardante la missione nella Pastorale carceraria regionale. Riflettori puntati, quindi, sulla restorative justice, forma di risoluzione del conflitto, complementare al processo, basata sull’ascolto e sul riconoscimento dell’altro con l’aiuto di un terzo imparziale chiamato ‘mediatore’, con lo scopo di risanare quel legame con la società spezzato dal fatto criminoso.
“La nostra costante attività all’interno e all’esterno delle case di reclusione è un aiuto concreto ai nostri fratelli detenuti e a quanti, per diverse funzioni, si prendono cura di loro con l’unico scopo di sanare le relazioni e difendere la dignità di ogni persona – ha detto mons. Pasquale Cascio -. La nostra testimonianza, pur controcorrente, è un valido contributo perché ognuno assuma le sue responsabilità in un orizzonte di pacificazione e di riconciliazione, di cui la Chiesa, anche quella del carcere, è strumento”.

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