A un mese delle elezioni parlamentari anticipate in Bulgaria, in programma il 27 ottobre, il Santo Sinodo della Chiesa ortodossa bulgara ha diffuso una propria dichiarazione. Nel documento si afferma che “la società bulgara sta attraversando una crisi spirituale ed istituzionale significativa mentre le fondamenta della sua unità e organizzazione sono sottoposte a serie tentazioni”. “Tutti noi, oltre che essere chierici ortodossi e cristiani” – affermano i metropoliti bulgari – “siamo allo stesso tempo anche membri di questa società”. A loro avviso, “il deficit più grande del mondo odierno è il deficit di penitenza e l’unica via di speranza verso l’unità e il progresso del popolo bulgaro è la via della penitenza di cui abbiamo una necessità vitale”. I membri del Santo Sinodo precisano che “penitenza significa un cambiamento del modo di pensare: fiducia in Dio più che affidarsi a sé stessi, rifiuto dell’egoismo, dell’individualismo, della ricerca del proprio interesse. Significa pensare, vivere e lavorare per Dio e per il nostro prossimo, consapevoli di dover lottare con la nostra essenza di peccatori”. Tenendo presente tutto questo, i metropoliti bulgari invocano “nel periodo preelettorale la preghiera assidua per superare le ferite spirituali e le divisioni tristi nel popolo bulgaro, per ripristinare le fondamenta della società e dello Stato bulgaro”. “Che possiamo con la preghiera lavorare per il rafforzamento spirituale e la conversione del nostro popolo a Dio, da cui proviene ogni dono perfetto, incluso il risveglio spirituale, la salute spirituale e fisica e la concordia nell’organismo della società”. Da quattro anni la Bulgaria si trova in crisi politica e istituzionale, con sette elezioni parlamentari e senza un governo stabile. Ad ogni votazione l’affluenza elettorale è sempre più bassa.