Questa sera alle ore 18, presso la residenza episcopale del vescovo di Nicopoli a Russe, sarà presentata la collana documentaria “L’eredità epistolare di Pavel di Duvanli, vescovo cattolico di Nicopoli”. All’evento sono previsti gli interventi di mons. Strahil Kavalenov, vescovo di Nicopoli, di Mihail Gruev, presidente dell’agenzia statale “Archivio di Stato” e di padre Paolo Cortesi, presidente del centro culturale “Eugenio Bossilkov” della città di Belene. Il libro fa parte della collana documentaria dell’agenzia statale “Archivio di Stato – Gli archivi parlano” e contiene documenti scritti dal vescovo cattolico Pavel Gaidagijski di Duvanli che rappresentano racconti dettagliati degli eventi della vita della gente ordinaria nell’Ottocento, un periodo di cui mancano fonti nella storia bulgara. “Grazie ai documenti della collana ‘L’eredità epistolare di Pavel di Duvanli’, possiamo valutare in dettaglio – afferma al Sir mons. Strahil Kavalenov – come gli eventi di questo periodo si riflettono sui processi nell’impero Ottomano di cui fa parte il territorio bulgaro, ma anche come si ripercuotono sulla popolazione bulgara e soprattutto sulla persona di questo uomo singolare”. A suo avviso, “il vescovo Pavel di Duvanli, prima vicario di Sofia-Plovdiv e dopo vescovo di Nicopoli e amministratore apostolico per Vlachia, fa parte di quel gruppo di intellettuali cattolici che hanno un ruolo molto significativo nel Rinascimento bulgaro”. “Quindi – prosegue l’attuale vescovo di Nicopoli – il mio predecessore, che è stato uno dei pochi bulgari in quel periodo a coprire una cattedra, ha dato un contributo prezioso alla cultura bulgara essendo anche poeta e autore di libri di poesie e cantici spirituali”.