Da settembre 2023 sono stati 69 i crolli negli istituti scolastici del nostro Paese; numero mai raggiunto negli ultimi 7 anni. Lo rivela il XXII Rapporto sulla sicurezza a scuola, presentato questa mattina a Roma da Cittadinanzattiva. Si tratta di distacchi di intonaco; crolli di soffitti, controsoffitti, solai, tetti, ma anche di finestre, muri di recinzione ed alberi caduti all’interno degli edifici scolastici o in prossimità di essi. Di questi, 28 si sono verificati nelle regioni del Sud e nelle Isole (40,5%), 28 in quelle del Nord (40,5%), 13 nelle regioni del Centro (19%). In molti casi eventi preannunciati da segnali visibili ma sottovalutati, che hanno provocato il ferimento di 9 studenti, 3 docenti, 2 collaboratori scolastici, 1 educatrice, 4 operai, oltre a danni ad ambienti e arredi, interruzione della didattica, provocando ingenti disagi e paura a studenti e famiglie.
Per quanto riguarda gli asili nido, sulla base dei dati forniti da 51 Comuni capoluogo di provincia, riguardanti 887 nidi e 33.613 bambini, gli asili nido sono meglio manutenuti rispetto alle altre scuole ma peccano sul fronte dell’adeguamento sismico: solo il 13% è a prova di rischio. Il monitoraggio effettuato invece sulle università – realizzato su un campione di 22 edifici universitari di Bologna, Pisa, Napoli, Salerno, Campobasso, Isernia, Cagliari – rivela che il percorso di ingresso agli atenei risulta praticabile alle persone con disabilità motoria in quasi tutte le strutture esaminate (19), mentre posti auto riservati nel cortile o nel parcheggio sono assenti in 5 di esse. L’ascensore è presente in 21 sedi monitorate e risulta funzionante, adatto al trasporto di una carrozzina e con pulsantiere alla portata di una persona in carrozzina.