“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha subìto tagli rilevanti per quanto riguarda gli asili nido: prevedeva una spesa di 4,6 miliardi per 264.480 nuovi posti ma, dopo la revisione del Governo, la cifra è scesa a 3,245 miliardi per 150.480 posti; stessa cosa per la costruzione di nuove scuole, da 195 a 166. La causa principale di questa revisione è stata motivata con l’aumento dei costi di costruzione”. Lo ha spiegato questa mattina a Roma Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva, presentando il XXII Rapporto sulla sicurezza a scuola.
“Lo stesso – ha proseguito Bizzarri – è accaduto con la ristrutturazione, sostituzione/ricostruzione, messa in sicurezza, adeguamento o miglioramento sismico e riqualificazione energetica degli edifici; le risorse ammontano a 4,399 miliardi di euro, quasi 500 milioni in più rispetto ai 3,900 miliardi iniziali, ma che serviranno per sistemare meno edifici rispetto a quelle previsti inizialmente. Palestre e mense sono previste, ma molto al di sotto del fabbisogno effettivo. Siamo molto preoccupati per la riduzione degli interventi, soprattutto sui nidi, che non riusciranno a colmare i gap esistenti nei territori che più ne necessitano né a raggiungere gli obiettivi europei, ancora più lontani”. Dalla coordinatrice scuola di Cittadinanzativa l’invito a “guardare al post Pnrr, con l’utilizzo di fondi ordinari nazionali ed europei, per garantire il funzionamento delle nuove strutture (in particolare nidi e scuole dell’infanzia), per investimenti mirati (ad esempio climatizzatori) e per assicurare continuità dei fondi all’edilizia scolastica”.