“Se tu sei superstizioso, incoscientemente stai dialogando col diavolo. Col diavolo non si dialoga!”. Lo ha esclamato il Papa, nella catechesi dell’udienza di oggi in piazza San Pietro. “La battaglia contro il demonio, contro lo spirito del male si vince come la vinse Gesù nel deserto: a colpi di parola di Dio”, ha spiegato Francesco: “Gesù non dialoga col diavolo, mai ha dialogato col diavolo. Lo caccia via, ma mai dialoga”. “Mai dialogare col diavolo”, l’imperativo a braccio del Papa: “Quando viene con le tentazioni fermati, prega la Madonna e caccialo via, come Gesù ci ha insegnato a cacciarlo via”. “San Pietro suggerisce anche un altro mezzo, di cui Gesù non aveva bisogno ma noi sì, la vigilanza”, ha proseguito Francesco: “Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. E San Paolo ci dice non date occasione al diavolo”. “Dopo che Cristo, sulla croce, ha sconfitto per sempre il potere del principe di questo mondo, il demonio – ha detto il Papa citando un Padre della Chiesa – è legato, come un cane alla catena; non può mordere nessuno, se non chi, sfidando il pericolo, gli va vicino. Può latrare, può sollecitare, ma non può mordere, se non chi lo vuole”. “Se tu sei uno scemo e vai al diavolo, ‘come stai tu?’, ti rovina”, ha detto Francesco a braccio: “Diavolo, distanza: col diavolo non si dialoga, lo si caccia via. E tutti noi abbiamo esperienza di come il diavolo si avvicina con qualche tentazione dei dieci comandamenti. Quando noi sentiamo questo, fermi, distanza. Non avvicinarsi al cane legato con una catena”.