Pace: mons. Baturi, “diffondere una cultura che non si rassegni alla guerra”. A San Paolo la prima Assemblea sinodale

(Foto Siciliani - Gennari/SIR)

“Diffondere una cultura che non si rassegni alla guerra”. Così mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, ha sintetizzato l’impegno della Chiesa italiana per la pace: “Sembrano parole fuori della realtà, ma noi vogliamo sfidarla per sperare in un mondo diverso in cui ci sia il rispetto per la giustizia e per la vita”, ha spiegato rispondendo alle domande dei giornalisti sull’appello per la pace con cui si è concluso l’appuntamento autunnale dei vescovi italiani. “Sono ore drammatiche”, ha commentato: “Le notizie della guerra hanno fatto elevare una preghiera per la pace che tocchi i cuori dei potenti per garantire la giustizia, la libertà e la pacifica convivenza”. E all’insegna della preghiera la Chiesa italiana vivrà anche la prima Assemblea sinodale, in programma nella basilica di San Paolo fuori le mura dal 15 al 17 novembre. Alla prima Assemblea del cammino sinodale, di cui i vescovi hanno approvato i Lineamenti, frutto di tre anni di lavoro, parteciperanno 1.100 persone, di cui 900 delegazioni delle 226 Chiese locali composte sulla base numerica delle diocesi rispetto agli abitanti, cui vanno aggiunte le 100 persone che compongono il Comitato ed altri invitati. A rendere noto i numeri dell’appuntamento di novembre è stato mons. Valentino Bulgarelli, sottosegretario della Cei. L’obiettivo di questa prima assemblea, ha spiegato, “è scrivere insieme lo strumento di lavoro che diventerà oggetto di riflessione pe le chiese locali”, in vista della seconda Assemblea sinodale, in programma dal 30 marzo al 4 aprile 2025, che “darà compimento a ciò che si elaborerà”.

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