Incontro Sant’Egidio: Impagliazzo, “la guerra non è il nostro futuro, non può essere il nostro destino!”

Parigi, cerimonia finale Incontro per la pace (Foto Sant'Egidio)

Parigi, cerimonia finale con l’accensione dei candelabri (foto Sant’Egidio)

“Insieme, questa sera, dopo aver dialogato ed esserci confrontati, vogliamo innalzare un grido forte di protesta: un grido di resistenza di fronte alla guerra e a tanta violenza. Vuol dire protestare di fronte al mondo per tutti i morti (la maggioranza vittime innocenti). Noi protestiamo contro tutta questa violenza, contro tutto questo odio, estranei alla nostra volontà di vivere in pace, a quella di tanti uomini e donne. No! la guerra non è il nostro futuro, non può essere il nostro destino!”. Lo ha detto ieri sera Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, facendosi portavoce dei numerosi leader religiosi e uomini e donne di cultura provenienti da tutto il mondo, anche dai paesi in conflitto, che si sono riuniti a Parigi per l’Incontro internazionale per la pace. Tre giorni di dibattito e riflessione sui grandi temi che attraversano l’umanità. Ieri, sulla piazza antistante la cattedrale di Notre-Dame, si è svolta la cerimonia conclusiva. I partecipanti hanno ascoltato la commovente testimonianza di Gilberte Fournier. Nata nel 1931, ha raccontato la sua esperienza durante la Seconda Guerra Mondiale a Parigi, ricordando i momenti più drammatici della sua infanzia. E dopo aver dato lettura al messaggio di Papa Francesco, è stato letto un appello di pace che simbolicamente è stato poi consegnato dai leader religiosi ad un gruppo di bambini. “Grazie Parigi!”, ha detto Impagliazzo, rivolgendosi in modo particolare all’arcivescovo della città, mons. Laurent Ulrich che ha accolto e ospitato l’evento. “Da questa città-mondo dove hanno risuonato tutte le tradizioni, senza nessuna che si imponesse sulle altre, oggi vediamo meglio che la pace è possibile”. Come di tradizione, i leader religiosi hanno acceso i candelabri, hanno firmato l’Appello e si scambiati un segno di pace. Nel concludere la cerimonia, il presidente della Comunità ha quindi dato a tutti appuntamento l’anno prossimo a Roma! Un invito che è stato accolto da un applauso. Il cammino della Pace prosegue.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi