È in programma dal 26 al 28 settembre 2024 a Teramo, il VII Forum internazionale del Gran Sasso dal titolo “La carità intellettuale per un nuovo sviluppo dei popoli”, organizzato dalla diocesi di Teramo-Atri e dall’Università degli studi di Teramo insieme ai Centri di ricerca abruzzesi e italiani. Nelle aule del Campus universitario teramano saranno 380 i relatori, provenienti dall’Italia e dall’estero, suddivisi in 26 sessioni di lavoro parallele su altrettanti ambiti disciplinari. Alla cerimonia inaugurale di giovedì 26 ottobre, alle ore 16 nell’Aula magna Benedetto Croce dell’Università di Teramo, sarà presente mons. Rino Fisichella, arcivescovo pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione dei popoli, e interverrà con un video messaggio il ministro dell’Istruzione e della ricerca Anna Maria Bernini. Venerdì 27 settembre in programma la sesta Conferenza di partenariato euro africano e, in serata, la Notte europea dei ricercatori, con la messa per i ricercatori celebrata da mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri, alle ore 19,15 nella chiesa di San Gabriele dell’Addolorata in Colleparco. A seguire saranno presentati, nella Sala delle lauree del Polo didattico “S. Spaventa” dell’Università di Teramo, gli Atti del II Meeting internazionale “La Scienza per la Pace”, alla presenza di mons. Dario Edoardo Viganò, vicepresidente della Pontificia accademia delle scienze. Sabato 28 settembre la Cerimonia conclusiva nell’Aula magna dell’Università di Teramo, moderata da Cesare Mirabelli, presidente del Comitato scientifico del Forum, con gli interventi di mons. Leuzzi e del rettore Dino Mastrocola. “In continuità con il Forum dello scorso anno, il tema scelto propone alle comunità accademiche e scientifiche di aprire nuovi orizzonti non solo di collaborazione, ma di inserimento delle proprie attività di ricerca nel contesto contemporaneo”, sono le parole di mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo della diocesi di Teramo-Atri, “La prospettiva della carità intellettuale interpella innanzitutto la vocazione e la missione del ricercatore e sollecita il superamento di una finalità puramente intra accademica per aprirla alle nuove attese del cambiamento d’epoca: lo sviluppo dei popoli”.