Un centinaio di imprese hanno sottoscritto il patto dell’Ue sull’intelligenza artificiale manifestando così la disponibilità ad allinearsi a tutti i principi e agli impegni volontari che ne derivano, prima ancora della sua piena entrata in vigore. La nuova norma infatti è legge dal 1° agosto 2024, ma le diverse previsioni hanno termini di entrata in vigore diversificati, per cui sarà pienamente applicabile solo tra due anni. Una nota della Commissione oggi riporta che tra i firmatari ci sono multinazionali e piccole e medie imprese europee di settori quali l’informatica, le telecomunicazioni, l’assistenza sanitaria, le banche, l’industria automobilistica e l’aeronautica. Nell’elenco si trovano, per esempio, Amazon, Samsung, Adobe, Google, Ibm, OpenAi, Vodafone e Tim. Le principali direttrici di impegno riguardano la governance dell’Ia, la mappatura dei sistemi di Ia ad alto rischio e l’alfabetizzazione e la consapevolezza in materia di Ia. Una buona metà dei firmatari si è anche impegnata ad assumere “ulteriori impegni, tra cui la garanzia della sorveglianza umana, l’attenuazione dei rischi e l’etichettatura trasparente di alcuni tipi di contenuti generati dall’Ia, come i deepfake”. Le imprese potranno continuare ad aderire al patto per l’Ia “in qualsiasi momento fino alla piena applicazione della legge sull’Ia”.