“Il futuro missionario di una Chiesa sinodale è aperto e promettente, nonostante le nubi che si addensano a breve e lungo termine sul destino dell’umanità”. A citare questa frase dell’ultimo libro del card. Marc Ouellet, prefetto emerito della Congregazione dei vescovi – “Parola, sacramento, carisma. Chiesa sinodale, rischi, opportunità” – presentato oggi a Roma presso l’Istituto Maria Bambina, è stato mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione. L’obiettivo del volume, ha spiegato Fisichella, è “restituire cittadinanza ai carismi”, necessari per comporre quella che il cardinale canadese definisce una “ecclesiologia sinodale”, il cui destinatario “è il popolo di Dio, che ha il diritto di essere informato sugli sviluppi teologici, ma anche quello di rimanere nella fede di sempre senza novità che ne sovvertano la fede iniziale”. “L’ecclesiologia cattolica soffre di una carenza di pneumatologia, ampiamente riconosciuta ma non ancora pienamente teorizzata e corretta nella pratica”: così mons. Fisichella ha sintetizzato la posizione di Ouellet, secondo il quale “è urgente ritrovare il centro dell’evangelizzazione sotto il primato dello Spirito Santo, per intraprendere nuovi percorsi necessari alla Chiesa e alla sua credibilità nel mondo contemporaneo”.