L’Agidae (Associazione gestori istituti dipendenti dall’autorità ecclesiastica) inaugura oggi, 24 settembre, l’anno scolastico 2024/2025 a Roma, presso l’Istituto Villa Flaminia, in via del Vignola, n. 56, alla presenza del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e di personalità del mondo cattolico e della formazione, a testimonianza della centralità del ruolo non solo educativo ma anche sociale degli istituti paritari.
Dopo i saluti istituzionali del direttore dell’istituto ospitante, fr. Salvatore Santoro, e del presidente nazionale dell’Associazione, padre Francesco Ciccimarra, sono previsti gli interventi del ministro sul tema della coscienza e dei valori necessari per un Paese che cresce, con una prospettiva certamente impegnativa e stimolante, di mons. Giovanni Cesare Pagazzi, segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, che illustrerà il rapporto tra esperienza scolastica, crescita umana, culturale, cristiana e le aspettative della Chiesa dal mondo delle scuole paritarie.
I rappresentanti degli studenti racconteranno l’esperienza dell’incontro tra scuola cattolica e i ragazzi di altre culture e continenti, con particolare riferimento alle testimonianze in terra d’Africa.
Maria Chiara Sidori, coordinatrice dell’istituto ospitante, come voce dei docenti si soffermerà sui fondamenti e sulle problematiche dell’educazione nella scuola cattolica, tra identità e valori condivisi.
Stefano De Lillo, vicepresidente dell’OdM di Roma, ricorderà il servo di Dio, un illustre allievo di Villa Flaminia, Giuseppe Maria De Lillo.
Alessandro Vento, psichiatra, spiegherà il tema prettamente attuale delle false illusioni e delle “dipendenze” pericolose per le giovani generazioni.
Nicola Mercurio, direttore della Fondazione Agidae Labor, affronterà il senso profondo del percorso formativo che si trasforma in fondamentale esperienza di vita.
Le conclusioni sono affidate ad Anna Paola Sabatini, direttore generale dell’Usr Lazio, sul sostegno alle scuole paritarie.
“Su quest’ultimo tema, appare evidente – si legge in un comunicato dell’Agidae – il chiaro riferimento alle parole del Santo Padre Francesco, che manifestò alla scuola italiana, in un celebre discorso del 2014, in Piazza San Pietro, il suo amore per la scuola, per la sua prima insegnante, di cui ricorda perfettamente il volto, motivandolo dall’assoluta esigenza di essere sostenuti nella crescita personale e dall’apertura alla realtà, aprendo la mente ed il cuore, per non averne paura. E in questo, fondamentale è proprio il ruolo degli insegnanti, che devono essere stimolati alla continua ricerca e che devono trasformare la scuola in un luogo di incontro, di cultura dell’incontro e per favorire la conoscenza reciproco per un cammino comune”. È altrettanto “esplicita la responsabilità dell’educazione che non può essere neutra: ‘O è positiva o è negativa, o arricchisce o impoverisce, o fa crescere la persona o la deprime’, sviluppando le tre dimensioni sensoriali, quelle del vero, del bene e del bello”.