“Non c’è più tempo, non lo dico io, lo dicono i dati: quelli dell’Inps di oggi, che rileva come lo scenario demografico attuale stia determinando un peggioramento del rapporto tra pensionati e contribuenti, quelli dell’Istat che certifica puntualmente il crollo demografico e lo squilibrio generazionale, quelli della Banca d’Italia che ha parlato di una contrazione del Pil, da qui al 2040, di 13 punti, per lo stesso motivo. Tutti ormai, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Mario Draghi, sono concordi nell’affermare che urgono misure d’impatto per risollevare la curva della natalità”: lo dichiara Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la Natalità e ideatore degli Stati generali della natalità, a margine della presentazione del Rapporto annuale (2023) dell’Inps, avvenuta oggi a Roma.
“Ormai è inconfutabile che la natalità non può essere un tema divisivo e che non c’è più tempo se vogliamo evitare che vadano a picco il welfare e tutto il Sistema Paese. Faccio un appello al Governo affinché questa diventi una priorità assoluta concreta, cominciando dal dare seguito alla proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti di applicare un quoziente fiscale alla tassazione delle famiglie. Mi rivolgo anche all’opposizione. Bisogna trovare insieme una soluzione”, aggiunge De Palo. “Come Fondazione per la natalità stiamo avviando oltre al tour in diverse città italiane (prossima tappa Ancona, il 12 ottobre), una serie di iniziative per passare dall’analisi alla sintesi – spiega il presidente -. Serve una realtà terza che vada oltre la durata dei governi e che possa intervenire subito con poteri commissariali. Serve, come abbiamo detto agli Stati generali della natalità lo scorso maggio, un’Agenzia per la natalità, una struttura già adottata in Giappone dotata di strumenti e fondi, che chiami in causa le migliori risorse del Paese per arrivare a un cambiamento radicale e ridare stabilità e fiducia al Paese”.