“Sono presenti qui i quarti posti anche per raffigurare la grande solidità con cui il nostro movimento sportivo – olimpico e paralimpico – si è presentato a Parigi. Le medaglie non sono dovute a singoli campioni isolati, quasi cattedrali nei deserti. Ma, al contrario, a un movimento sportivo in buona salute e in crescita costante. Crescita da sostenere in ogni modo”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale gli atleti azzurri in occasione della cerimonia di restituzione della Bandiera dopo i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024.
“Vorrei poter citare i tanti exploit delle vostre prestazioni, ma dovrei fare un elenco molto lungo, oppure ricordarne alcuni, trascurandone ingiustamente altri. E quindi non posso”, ha osservato il capo dello Stato, sottolineando che “tutti ricordiamo, e non soltanto qui, in questo Salone dei Corazzieri, i tanti momenti entusiasmanti che hanno coinvolto i nostri concittadini; i traguardi mai prima raggiunti; i successi rinnovati, difficili, da un’Olimpiade o Paralimpiade all’altra. Eppure rinnovati e ribaditi. Anche alcuni momenti difficili”.
“Vi devo confidare che sarei stato davvero lieto di poter seguire in presenza le vostre gare”, ha rivelato il presidente: “Mi è stato possibile, per comprensibili motivi, soltanto per poche. Ma vi assicuro che ne ho seguite tante, moltissime, in tv. Olimpiadi e Paralimpiadi. Grazie quindi a tutte e a tutti. Ai dirigenti, alle Federazioni, ai tecnici, agli allenatori, ai preparatori, ai sanitari. E soprattutto a voi, atlete e atleti”. “Avete vissuto giorni entusiasmanti. Un’esperienza cui pervenire è già un grande traguardo raggiunto. Ma so bene – ha evidenziato Mattarella – quanto questo vi sia costato di fatica, di impegno, di preparazione, di allenamenti, di rinunce”. “Grazie anche per le ragazze e i ragazzi che avete, col vostro comportamento di straordinario successo e serietà, indotto a impegnarsi nello sport. È questo un altro vostro successo”, il tributo conclusivo del Capo dello Stato. “E adesso, Milano-Cortina!”, il messaggio finale.