“‘Io ho scelto voi’ (Gv 15,16) sono le parole con cui il Signore rimanda ai suoi discepoli il primato della vocazione sul ministero. La sua chiamata d’amore fonda, motiva e rende fecondo ogni tipo di servizio ecclesiale. L’intento primario di questa nostra Lettera indirizzata a tutti i catechisti e alle comunità parrocchiali delle Chiese di Puglia è voler ripartire dal mistero della nostra vocazione battesimale. Solo dalla relazione intima con Cristo, infatti, si rinnova il fascino di essere discepoli missionari (cf. EG 120), in continuo apprendistato alla scuola dell’Unico Maestro. In un momento storico segnato da stanchezza e smarrimento, anche nelle nostre parrocchie, ripartire dalla scelta vocazionale e preferenziale di Cristo significa riappropriarci del nostro essere abitati dal Signore, amati da Lui, per essere segno e strumento della sua presenza vivificante nel nostro oggi storico”. Questo è l’incipit della lettera che oggi a Bari, durante l’Assemblea regionale dei catechisti, i vescovi di Puglia hanno consegnato a tutte le comunità e a tutti gli operatori pastorali per delineare alcune linee comuni per la catechesi e l’annuncio. La lettera, dopo aver ripercorso i passi che nel tempo hanno condotto alla stesura della stessa, è divisa in 4 capitoli, abitare, annunciare, iniziare e testimoniare, ai quali si aggiunge la conclusione “Alla scuola del Vangelo” nel quale si sottolinea l’importanza di vedere Cristo come “l’ago che orienta la bussola… con la sua testimonianza e pedagogia… rivelato come la via, la verità e la vita”. Nel primo capitolo si evidenzia l’esigenza di ascoltare attivamente i bisogni, le storie e le fragilità di ognuno, accogliere e non giudicare, rispettare, accompagnare, porsi al servizio ed accogliere la ricchezza delle altre culture. Nel secondo capitolo si parla di come il kerigma sia metodo e contenuto, riconoscendo la forza dello Spirito Santo e avendo in sè stesso i sentimenti di Cristo. Nel capitolo seguente gli obiettivi indicati sono quelli di favorire il lavoro delle equipe dei catechisti in collaborazione con i genitori, qualificare l’accompagnamento, offrire una proposta integrale, formare le coscenza al discernimento personale e comunitario, tessere legami nuovi, contribuire a diffondere la cultura della fraternità universale ed avere una particolare attenzione alla vita sacramentale. L’ultimo capitolo è dedicato alla parrocchia, realtà dove i catechisti sono chiamati a vivere il loro ministero in chiave missionaria, curando il fermento di relazioni nuove nella comunità cristiana e umana, superando le barriere dell’egoismo e vivendo come adulti nella fede. “Buon cammino”, si legge nel finale della lettera inviata dai vescovi pugliesi alla comunità: “Vi invitiamo ad approfondire l’icona biblica di Gv 9 e gli Orientamenti ‘Incontriamo Gesù’, per riconoscere nelle quattro coordinate della bussola un ulteriore impulso per rimotivare e orientare la nostra missione evangelizzatrice. Sarebbe auspicabile promuovere l’uso del nostro patrimonio artistico nella catechesi e rilanciare il ministero dei catechisti, attivando nuovi e fecondi percorsi di formazione e annuncio, in vista anche dell’incipiente anno giubilare del 2025”.