Pace: Taranto, partita la tre giorni “Dal Mediterraneo grembo e frontiera di nuova umanità – L’inquieto realismo per la pace: Aldo Moro”

Un confronto tra istituzioni, mondo accademico e imprenditoriale, istituzioni religiose, associazioni. Attori diversi uniti dal voler attualizzare il pensiero di Aldo Moro. È partita questa mattina la tre giorni “Dal Mediterraneo grembo e frontiera di nuova umanità – L’inquieto realismo per la pace: Aldo Moro”, promossa dal Centro di Cultura per lo sviluppo “Lazzati”, presieduto dallo storico ex deputato Domenico Amalfitano da tempo promotore dei temi dell’economia civile. L’apertura è stata affidata all’arcivescovo di Taranto, Ciro Miniero. Tanti gli ospiti delle sessioni di odierne, tra mattina e pomeriggio, tra cui Mauro Ceruti, filosofo, teorico del pensiero complesso, Massimo Donà, ordinario di Filosofia teoretica dell’Università San Raffaele di Milano e musicista, Piero Coda, teologo e segretario generale della Commissione teologica internazionale. Presente anche l’ambasciatore Pasquale Ferrara, a cui è stata affidata la prolusione incentrata sulla politica meridiana, il Mediterraneo e la pace possibile. “Soggetto e destinatario è la città, Taranto in relazione al Mediterraneo. Mettere insieme saperi – spiega Amalfitano – perché possano crescere all’interno di un territorio, trovando dei punti di riferimento che siano incentivo alla speranza”. Lunedì prossimo, nel corso dell’ultima tavola rotonda verrà presentata un’attività di cooperazione internazionale. “Sarà una sorpresa – afferma Ivan Ingravallo, docente, nel comitato promotore per conto del Dipartimento Jonico dell’Università di Bari – ci stiamo lavorando con molto impegno ma potrà costituire per Taranto un rilancio importante, con l’idea dei ‘corridoi universitari”.

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