“Questa struttura è solo una goccia nel mare nei problemi dei poveri, ma è un elemento-segno. A poche centinaia di metri abbiamo due cattedrali: l’una dove veniamo convocati per pregare e poi questa. L’una chiama l’altra”. Sono queste le parole con cui mons. Lauro Tisi, arcivescovo di Trento, ha presentato l’apertura della nuova sede della “Mensa della provvidenza” per persone bisognose che sarà operativa da lunedì 23 settembre a Trento in via Giusti. Ogni sera, dalle 17 alle 18.15, saranno serviti 120 pasti caldi grazie all’aiuto di 250 volontari ed il contributo di centinaia di benefattori, coordinati dalla Fondazione Caritas diocesana. La riapertura della mensa, fino a luglio operativa nell’ex convento dei Cappuccini dove era nata trent’anni fa per iniziativa di padre Antonio Butterini e padre Fabrizio Forti, giunge dopo una prima fase di lavori di ristrutturazione sostenuti dalla diocesi nel corso degli ultimi mesi per oltre 1 milione di euro. Nella sede di via Giusti sarà trasferita anche la distribuzione dei pacchi viveri per le famiglie in difficoltà. Attualmente sono un centinaio le derrate alimentari consegnate ogni mese ai nuclei più bisognosi. “All’apertura di questa casa, destinata alla carità, sono tranciante: non possiamo non accogliere, ma non perché c’è una legge che lo dice ma perché l’umano esiste per accogliere. Se smettiamo di accogliere smettiamo di essere umani e creiamo i presupposti delle guerre”, ha proseguito mons. Tisi: “Questo luogo non è un self-service, non contano i numeri dei pasti, ma volti, storie e biografie. Vogliamo farlo diventare un piccolo laboratorio di accoglienza e di umanizzazione, dove scopriamo che ‘io sono gli altri’. Chiunque entri qui sarà portatore di ricchezza”. La presentazione della nuova mensa è stata l’occasione per rinnovare l’appello a prestare servizio volontario all’interno della struttura, contattando la comunità delle religiose al numero telefonico 339-1700373 o all’indirizzo email mensaprovvidenza@diocesitn.it.