Consiglio d’Europa: la prossima settimana a Strasburgo conferenza sul trattamento dei detenuti affetti da uso di sostanze stupefacenti

Si concentrerà sul tema della “droga in carcere” e in particolare sugli aiuti ai detenuti che fanno uso di sostanze, una conferenza organizzata a Strasburgo il 24 e 25 settembre dal Gruppo internazionale di cooperazione sulle droghe e le dipendenze (noto come gruppo Pompidou del Consiglio d’Europa), dalla piattaforma del Consiglio d’Europa sulla droga e dal Forum europeo dei meccanismi nazionali di prevenzione. Si comincerà con l’analisi del contesto carcerario in relazione al tema droga, si metteranno a fuoco le sfide, e poi si esporranno le “buone pratiche” per migliorare i percorsi di accompagnamento e di cura, percorsi che non sono prettamente sanitari ma hanno e devono avere una connotazione “socioterapeutica”. È necessario “garantire che i servizi di trattamento e assistenza legati alla droga siano disponibili e accessibili alle persone in carcere e a coloro che escono dal carcere” l’obiettivo di fondo. Secondo il World Drug Report 2024, spiega una nota del Consiglio, 6,9 milioni di persone sono entrate in contatto con il sistema giudiziario penale per reati legati alla droga nel 2022 e in Europa, il 55% dei casi di persone condannate per tali reati riguardava l’uso o il possesso di sostanze stupefacenti per uso personale. Ciò significa “che un numero significativo di donne e uomini incarcerati sono persone vulnerabili a causa del disturbo dall’uso di sostanze”. Un elemento chiave sono le autorità penitenziarie a fronte del sovraffollamento carcerario a livelli critici, dato che si registra in 121 Paesi.

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